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Il factoring è un'alternativa al finanziamento bancario?

Il factoring non è un'alternativa al credito bancario ma presenta una componente finanziaria che può essere utilizzata in via complementare alle altre fonti di finanziamento a disposizione dell'impresa.

Il factoring comprende diversi servizi:

  • anticipo dei crediti prima della relativa scadenza (in presenza di merito di credito)
  • amministrazione, gestione e incasso dei crediti
  • assistenza legale nella fase di recupero dei crediti
  • valutazione dell'affidabilità della clientela
A quali imprese può essere utile il factoring?

Il factoring è adatto a tutte le imprese che intendono affidare a uno specialista il controllo del proprio portafoglio crediti e la relativa gestione.

La necessità del factoring si manifesta quando vi è uno sbilanciamento tra le esigenze della politica di credito commerciale dell'impresa e i termini e le condizioni di pagamento che l’impresa stessa concede alla clientela nonché in tutti i casi in cui ricorrono forme di dilazione di pagamento dei crediti.

Il mercato italiano del factoring coinvolge tutti i settori merceologici e imprese di ogni dimensione.

Normalmente, il factoring viene utilizzato dalle imprese più "giovani", dalle imprese in fase di forte espansione, dalle imprese con numerosi clienti, dalle imprese della grande distribuzione e da quelle con attività stagionali; più in generale il factoring è utile alle imprese per le quali la gestione del capitale circolante costituisce un aspetto strategico dell’attività.

Quali sono le modalità più idonee di utilizzo del factoring?

Gli operatori del factoring (società di factoring e banche) supportano l’attività d’impresa rendendosi disponibili ad accogliere in cessione crediti commerciali presenti e/o futuri derivanti anche da interi contratti smobilizzati, come pure crediti di natura fiscale

Il factoring privilegia una relazione duratura con l'impresa in modo da poter affiancare le funzioni amministrative, organizzative, finanziarie e relative alla gestione dei crediti che sorgono nell'esercizio dell'attività.

Il factoring può consentire lo smobilizzo dei crediti dei fornitori nazionali (gli esportatori) verso gli acquirenti esteri e dei crediti dei fornitori esteri verso i debitori nazionali (gli importatori).

L'esigenza di recupero degli insoluti è all'ultimo posto tra le motivazioni del ricorso al factoring da parte delle imprese italiane.

Quali sono i principali vantaggi del factoring?

Velocità e sicurezza nei tempi di erogazione del corrispettivo dei crediti ceduti sono i alcuni dei principali vantaggi offerti dal factoring (in presenza di merito creditizio). Il servizio contribuisce inoltre a garantire il buon fine dei crediti dell'impresa e può consentire di ottenere sostegno finanziario temporaneo e di programmare gli incassi facilitando la crescita del fatturato.

Il factoring è un servizio a elevato grado di personalizzazione, in relazione alle caratteristiche e alle esigenze manifestate dalla clientela.

Qual è il grado di diffusione del factoring tra le imprese?

Strumento ormai consolidato nell'ambito del sistema economico e finanziario, il factoring è presente in Italia da più di trent'anni e coinvolge decine di migliaia di imprese.

In generale, le imprese che dispongono di una più consolidata esperienza relativa al ricorso al factoring apprezzano i molteplici vantaggi e le sue specificità economiche e finanziarie.

Quali effetti produce il ricorso al factoring sui costi di gestione delle imprese?

Il factoring può consentire un risparmio nei costi che l'impresa sostiene per la gestione dei crediti di fornitura grazie all'esternalizzazione delle relative attività di amministrazione, controllo e di valutazione dei debitori ceduti.

Affiancare l'impresa nella gestione dei crediti commerciali, in una logica di outsourcing, porta a mitigare i costi di struttura, i costi amministrativi e al controllo e all’economicità nell’attività di incasso.

Il factoring consente quindi di trasformare i costi fissi connessi alla gestione diretta del credito in costi variabili.

Come si calcola il costo reale del factoring?

Il factoring è un servizio complesso con maggiore valore aggiunto rispetto al credito bancario tradizionale.

Per valutare la convenienza dell’operazione di factoring è necessario considerare a confronto il costo medio dei finanziamenti ed il costo di gestione interna del credito commerciale.

E’ necessario considerare che negli strumenti finanziari tradizionali non sono compresi tutti i servizi collaterali di gestione del credito i cui costi , nel factoring, si distinguono in:

  • costo finanziario (interessi), relativo all’eventuale finanziamento implicito nel pagamento del credito prima della scadenza. Gli interessi praticati dal factor sono in linea con i tassi del mercato, tenuto conto delle caratteristiche della clientela e del rischio delle operazioni;
  • costo amministrativo (commissione), relativo alla gestione ed eventualmente alla garanzia di buon fine del credito; la commissione dipende dalla tipologia di servizi offerti e dalle caratteristiche (scadenze, importi, ecc...) dei crediti ceduti.

La convenienza del ricorso al factoring dipende dal confronto tra oneri amministrativi e finanziari tradizionali e oneri di factoring.

E’ inoltre importante valutare la destinazione dei flussi finanziari liberati attraverso lo smobilizzo dei crediti. I fondi finanziari anticipati grazie al factoring possono essere infatti utilizzati dalle imprese per rimborsare debiti in essere, oppure per finanziare lo sviluppo delle vendite.

Quali sono gli effetti del ricorso al factoring sulla gestione di impresa?

Il factoring produce effetti positivi su diverse aree dell'attività d'impresa, interessate dalla gestione del credito commerciale.

La politica commerciale

Il ricorso al factoring può condurre a un aumento del volume d'affari dell'impresa grazie alla possibilità di smobilizzare crediti non ancora scaduti e quindi di liberare risorse finanziarie per lo sviluppo dell’attività.

La politica finanziaria

Il ricorso al factoring comporta un aumento della velocità di circolazione del capitale d'esercizio attraverso la riduzione del ciclo monetario (dal pagamento degli acquisti delle materie prime all'incasso delle vendite dei prodotti finiti) e riduce altresì il fabbisogno finanziario dell'impresa.

L'organizzazione

Il factoring comporta un miglioramento delle funzioni dedite al rapporto con la clientela e di conseguenza anche degli aspetti produttivi e commerciali.

Il ricorso al factoring segnala che l'impresa ha difficoltà finanziarie o di rapporto con i clienti?

Al contrario. La cessione dei crediti nell'ambito di un rapporto di factoring è un fatto normale della vita aziendale e rappresenta un segno che l'impresa fornitrice è attenta al governo dei propri crediti e alla programmazione dei flussi di cassa ad essi conseguenti.

Quali sono i rapporti tra factoring e attività bancaria?

Il factoring è un complemento ideale dei rapporti tra banca e impresa e rappresenta uno strumento per gestire professionalmente i crediti, utilizzato da imprese attente al governo delle proprie relazioni con i clienti e alla programmazione dei flussi di cassa conseguenti.

Il factoring non è un "concorrente" del credito bancario ma presenta una componente finanziaria che può essere, anzi, utilizzata in via complementare alle altre fonti di finanziamento a disposizione, in un’ottica di diversificazione del passivo dell'impresa. Le banche valutano quindi favorevolmente il ricorso al factoring della propria clientela.

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